La Scienza della logica e il linguaggio
DOI:
https://doi.org/10.15160/2282-5460/2554Parole chiave:
Hegel, Scienza della logica, Linguaggio, Pensiero, RappresentazioneAbstract
Una particolare critica alla Scienza della logica è stata sferrata da Feuerbach in Zur Kritik der Hegelschen Philosophie. L’opera di Hegel, secondo lui, mostrando solo i due momenti dell’oggettività e della soggettività, non tratta del linguaggio, il quale è essenzialmente intersoggettività. Lo scopo di quest’articolo è mostrare come, al contrario di quanto pensasse Feuerbach, il linguaggio può avere un ruolo all’interno della scienza del puro pensiero senza né rinunciare alla sua natura rappresentativa né mostrarsi come un mero momento dialettico tra gli altri. Come si evince dalla seconda prefazione alla Scienza della logica, la natura rappresentativa del linguaggio sarebbe un problema per il sistema se il linguaggio non fosse nient’altro che rappresentazione. Esso possiede, tuttavia, anche una natura divina nella misura in cui è capace di negare persino sé stesso come esteriorità (rappresentazione).