La spazialità geografica interroga il concetto di intuizione
DOI:
https://doi.org/10.15160/2282-5460/2612Parole chiave:
Mesologia, Intuizione, Spazialità, Gesto espressivo, PraktognosieAbstract
Partendo dalla critica di Merleau-Ponty al concetto di intuizione e dalla necessità intravi-sta di elaborare una terza via, alternativa sia alla riflessione che all'intuizione, interroghiamo la geografia fenomenologica, o mesologia, per proporre una soluzione geografica. Analizzando la relazione abitare-milieu e focalizzando l'attenzione sulla percezione spaziale e sulla corporeità, la riflessione e l'intuizione cedono il passo a un gesto che è insieme comprensione ed espressione. In questo modo, il confine tra pensiero e azione si ibrida ed emerge una cognizione incarnata, che si delinea nel presente lavoro attraverso alcune pratiche emblematiche che danno valore alla dimensione estetica.