Assuefazione all’autonomia

L’abitudine nel trascendentalismo di Husserl e Fichte

Autori

  • Federico Ferraguto Pontifícia Universidade Católica do Praná (PUCPR)

DOI:

https://doi.org/10.15160/2282-5460/2713

Parole chiave:

Abitudine, Fenomenologia, Fichte, Abilità

Abstract

L’articolo ricostruisce il rapporto tra abitudine, abilità, ambiente e opportunità, al fine di considerare l’abitudine non solo come risultato di una ripetizione meccanica di gesti, ma come un agire creativo e intelligente (§ 2). L’articolo mostra come nella fenomenologia husserliana l’abitudine possa essere intesa come base affinché questo agire intelligente possa realizzarsi come formazione di strutture di senso generali e come tale formazione implichi una genesi regressiva della libertà che si esercita in funzione delle abitudini (§ 3). Infine, assumendo la prospettiva di Fichte, chiarifica come nella sua dottrina della scienza, tale genesi si sviluppi in un senso progressivo, mettendo chiaramente in luce il potenziale emancipatorio dell’abitudine (§ 4).

Biografia autore

Federico Ferraguto, Pontifícia Universidade Católica do Praná (PUCPR)

Federico Ferraguto è professore presso il Programa de Pósgraduação em Filosofia (PPGF) della Pontifícia Universidade Católica do Praná (PUCPR) e borista del Cnpq. I suoi studi si sono incentrati sulla filosofia classica tedesca, con riguardo per la filosofia di J.G. Fichte. Tra le sue pubblicazioni: Filosofare prima della filosofia, Olms, Hildesheim’, 2010, e ‘O realismo racional de K.L. Reinhold, EDUCS, Caxias do Sul, 2022. La presente ricerca è finanziata da una borsa concessa dal Cnpq (Bolsa de Produtividade em Pesquisa – 308011/2021-0).

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Pubblicato

01-12-2023

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