Contraddizione vivente

La critica hegeliana alla logica dell'identità

Autori

  • Stefania Achella Università di Chieti-Pescara

DOI:

https://doi.org/10.15160/2282-5460/2852

Parole chiave:

Vita, Kant, Goethe, Naturphilosophie

Abstract

Il ricorso alla contraddizione, come principio portante della logica, caratterizza la proposta speculativa hegeliana. Partendo dai limiti che il filosofo individua nell'analisi kantiana che, a suo avviso, resterebbe inscritta all'interno di una visione astratta e formale, Hegel propone un sistema in cui la contraddizione rappresenta l'elemento centrale che consente di operare una costante rivisitazione delle proposizioni logiche. Il saggio si propone di mostrare il ruolo che la filosofia di Goethe gioca nella rivisitazione hegeliana del significato della contraddizione e in generale l'importanza, per l'elaborazione della logica speculativa, dell'affermazione, all'interno della Naturphilosophie, di un nuovo concetto di vita.

Biografia autore

Stefania Achella, Università di Chieti-Pescara

Stefania Achella è professore ordinario di Storia della filosofia presso l'Università di Chieti-Pescara. Studiosa della filosofia classica tedesca, si è dedicata inoltre al ruolo del femminile nella tradizione filosofica. Attualmente si occupa del tema della vulnerabilità all'interno del dibattito sull'antropocene e come paradigma nell'ambito dell'umanesimo applicato alle nuove tecnologie. Tra le sue più recenti pubblicazioni, i volumi: Pensare la vita. Saggio su Hegel (il Mulino, 2019); The Owl's Flight. Hegel's Legacy to Contemporary Philosophy, ed. con F. Iannelli et al. (De Gruyter, 2021); Vulnerabilities. Rethinking Medicine Rights and Humanities in Post-pandemic, ed. con C. Marazia (Springer, 2023); gli articoli: Limit Situations: For an existential anthropology of vulnerability (2022); Recognizing Females. Hegel's Antigone-Device (2021).

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Pubblicato

24-04-2024

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