Leopardi e l’abitudine: poesia della contingenza e dimensione ecologica dell’inclinazione
DOI:
https://doi.org/10.15160/2282-5460/2711Parole chiave:
Abitudine, Improvvisazione, Contingenza, Creatività, PoesiaAbstract
Che cos’è un’abitudine e qual è il ruolo delle abitudini nel processo di creazione poetica? L’abitudine, per un poeta, è inclinazione anestetizzante da cui rifuggire – coazione a ripetere il sempre uguale – oppure risorsa sulla quale far leva per la composizione? Le dense pagine dedicate da Giacomo Leopardi nello Zibaldone alle dinamiche abituali e alla nozione di assuefazione consentono di mettere a fuoco il nesso tra abitudini, creatività e arte. In particolare, l’obiettivo del presente saggio è portare a emergenza – a partire dal concetto di abitudine – alcuni aspetti specifici della prassi poetica di Leopardi: la centralità dell’elemento della contingenza nella creazione artistica, l’esercizio di un’attenzione poetante – obliqua, non retta – alle cose e agli eventi del mondo (che nell ’assuefazione si fa attenzione alle circostanze e inclinazione verso tutto ciò che accade), il ruolo della dinamica improvvisativa come alter ego dell’abitudine.