Il rapporto tra logica formale e logica trascendentale nella critica di Cavaillès alla fenomenologia di Husserl

Autori

  • Andrea Ariotto Sorbonne Université; Consorzio di Filosofia del Nord-Ovest – Università del Piemonte Orientale

DOI:

https://doi.org/10.15160/2282-5460/2857

Parole chiave:

Husserl, Cavaillès, Kant, Storicità, Logica trascendentale

Abstract

Prendendo come filo conduttore le analisi di Jean Cavaillès in Sur la logique et la théorie de la science (1947), lo scopo dell'articolo è discutere il rapporto tra logica formale e logica trascendentale nel contesto del problema della teoria della scienza. Ripercorrendo le analisi e le critiche di Cavaillès nei confronti della filosofia kantiana, della sua filiazione nell'epistemologia dell'intuizionismo matematico di Brouwer e nella fenomenologia di Husserl, si sostiene che la direzione che si profila alla luce delle obiezioni di Cavaillès è quella di una storicizzazione del trascendentale, che modifica in maniera fondamentale la posizione della soggettività all'interno della conoscenza matematica.

Biografia autore

Andrea Ariotto, Sorbonne Université; Consorzio di Filosofia del Nord-Ovest – Università del Piemonte Orientale

Andrea Ariotto è dottorando contractuel in filosofia a Sorbonne Université (ED 433 - EA 3552), in cotutela con il Consorzio di Filosofia del Nord Ovest - Università del Piemonte Orientale e chargé de cours in Storia della filosofia moderna e Metodologia all'Université de Bourgogne. Ha attualmente in preparazione una tesi sul rapporto tra Jean Cavaillès e la fenomenologia di Husserl con particolare attenzione alla questione della storicità della matematica e, più in generale, alla ricezione della fenomenologia in Francia in ambito epistemologico.

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Pubblicato

24-04-2024

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