Il ritorno all’esperienza antepredicativa a partire da due tesi sull’evidenza nella fenomenologia di Husserl

Autori

  • Carlos Diógenes Côrte Tourinho

DOI:

https://doi.org/10.15160/2282-5460/2609

Parole chiave:

Husserl, Evidenza, Metodo fenomenologico, Giudizi di percezione

Abstract

Questo articolo si concentra sul concetto di “evidenza” in Husserl. Più precisamente, mira ad analizzare due tesi husserliane centrali nell’economia della sua elaborazione della fenomenologia. Una prima tesi è quella che individua nell’evidenza un primo principio metodico. La seconda consiste nella tesi secondo cui ogni evidenza predicativa implica un’evidenza antepredicativa. L’articolo mostra che tra queste due tesi esiste un legame inscindibile, nel senso che la seconda suppone la prima, sviluppandosi a partire da essa. Ed è proprio l’inscindibilità tra le suddette tesi che ci permette, da un punto di vista privilegiato, di avvicinarci al tema dei rapporti tra i giudizi di percezione e l’esperienza antepredicativa in Husserl.

Biografia autore

Carlos Diógenes Côrte Tourinho

Carlos Diógenes Côrtes Tourinhoha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia presso la PUC di Rio de Janeiro. È Professore associato presso il Dipartimento di Filosofia della Università Federale Fluminense (UFF , Niterói-R io de Janeiro, Brasile). Membro del Nucleo Strutturante del GT “Fenomenologia” della Associação Nacional de Pós-Graduação em Filosofia (ANPOF). Coordinatore del Laboratorio di Fenomenologia del Dipartimento di Filosofia della Università Federale Flumi-nense (LAFE: http://laboratoriodefenomenologia.uff.br/).

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Pubblicato

30-04-2023

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