La condizione pre-cinematografica della fenomenologia
Note sulla destituzione del mondo come orizzonte fenomenologico attraverso la teoria deleuziana del cinema
DOI:
https://doi.org/10.15160/2282-5460/2614Parole chiave:
Intenzionalità, Fenomenologia, Deleuze, Cinema, Immagine-movimentoAbstract
Questo articolo si propone di evidenziare il modo in cui le riflessioni di Gilles Deleuze sul cinema operano una destituzione del Mondo come orizzonte fenomenologico, a partire dall’abolizione della polarizzazione intenzionale. Più specificamente, esaminerò il quadro teorico che permette di comprendere ciò che Deleuze aveva identificato nel 1983, nel suo primo volume sul cinema, Immagine-movimento, come le “condizioni pre-cinematografiche della fenomenologia”. Se per Merleau-Ponty lo schermo non ha orizzonti, Deleuze trae da questa affermazione alcune conseguenze radicali, facendo del cinema non più un esperimento percettivo, ma piuttosto il possibile ingresso in una nuova immagine del pensiero, dove l’universo viene concepito come metacinema. Inoltre, sarà occasione di vedere in quale misura la settima arte invoca per Deleuze una lavorazione metamorfica dei concetti di ‘mondo’, ‘orizzonte’ e ‘intenzionalità’ provenienti dalla fenomenologia, sostituendo i fenomeni ai regimi di intensità.